Da l’Enologo – n°6 Giugno 2017 – Mensile dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani
Il Gaglioppo è un vitigno dalle origini antichissime, da sempre diffuso sulla costa adriatica e poi ionica dalle Marche fino alla punta sud della Calabria. È alla base dello storico vino Cirò, cittadina molto nota della Magna Grecia, chiamata al tempo, Cremissa, già allora sede di un importante tempio dedicato al vino e famosa perché produceva il vino Krimisa, per consuetudine dato in dono agli atleti che ritornavano vincitori dalle Olimpiadi di Atene. Secondo leggende, Milone di Crotone, vincitore di ben sei Olimpiadi pare fosse un gran estimatore di questo vino.
Cenni Storici del Gaglioppo
Si hanno tracce del commercio marittimo tra il Messinese e Napoli di un vino “galoppo” nel 1239, ci informa De Bonis (2002), ma è difficile stabilire con certezza l’identità del vitigno o dei vitigni alla base di quel vino. Il Gallioppo (o Gallioppa) coltivato un tempo nelle Marche e in Abruzzo (oggi di sporadica presenza) è un vitigno diverso (V. Novello, comunicazione personale). Nella zona di Cirò venivano un tempo citati un Gaglioppo paesano e un Gaglioppo napoletano (Caparra, 1921), quest’ultimo di grande vigore e con grappolo alquanto voluminoso, ma con tutti gli altri caratteri corrispondenti al primo.