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La cantina

Sul territorio di Punta Alice, un lembo di terra si spinge gradualmente nel mar Jonio, sorge la piccola cittadina di Cirò Marina. Bagnato dal glauco mare, illuminato da un sole limpidissimo sotto la volta cli un cielo sempre azzurro e circondato da coloratissime colline, il territorio di Cirò Marina, non poteva che essere utilizzato, sin dai tempi della Magna Grecia (Krimisa), per la coltura della vite, da dove ricavare un pregiatissimo vino, simpaticamente denominato “Nettare degli Dei“, di cui ne va orgogliosa anche oggi.
8000 hl di stoccaggio in acciaio inox abbinato ad un sistema elettronico per il controllo delle temperature in fermentazioni dei mosti e durante il periodo cli affinamento del vino, rappresentando una realtà produttiva tecnologicamente avanzata. E’ in questo meraviglioso territorio che ha sede la nostra azienda. Dai vigneti di famiglia le uve ottenute confluiscono nella moderna cantina cli recente costruzione, la struttura si sviluppa su 1300 mq. al coperto. Un territorio di rara bellezza, incastonato tra Punta Alice, il punto più a Sud del golfo di Taranto, e i monti della pre Sila. La nostra storia inizia da qui.

Il territorio

La storia di Cirò, antica Ypsicron, località esposta ai venti, è ricca di fascino. Reperti archeologici testimoniano la presenza, sul luogo, di popolazioni indigene sin dall'età del ferro. Il sito fu teatro di un incontro armonico tra due diverse civiltà: la genialità e la ricchezza greca si fuse con l'eleganza e la concretezza della civiltà latina. I primi coloni greci sbarcati sulle coste calabresi rimasero talmente impressionati dalla fertilità di questa terra ricca di vigneti che la chiamarono "Enotria" e cioè "terra dove si coltiva la vite alta da terra".

Lo stesso antico nome della Calabria venne poi esteso a tutta l'Italia. Grande era anche il valore che gli antichi greci attribuivano ai vigneti calabresi: risulta infatti dalle tavole di Eraclea che un appezzamento di terra coltivata a vite valeva circa sei volte un campo coltivato a cereali. I contadini ellenici portarono con loro tecniche nuove di vinificazione e nuovi vigneti da impiantare: sono infatti di probabile origine greca alcuni tipi di vite ancora presenti sul suolo calabrese e cioè il Gaglioppo, il Greco Bianco eil Mantonico,tanto per citarne solo alcuni.

Alcune città assunsero un ruolo di primo piano nello sviluppo della coltivazione della vite: Sibari e Crotone si distinsero in maniera particolare dando origine alla produzione del "Krimisa" antenato dell'attuale Cirò. Fra l'altro Cremissa era anche il nome della colonia greca, sede di un imponente tempio dedicato a Bacco, situata più o meno dove oggi c'è Cirò Marina.

Il cuore dell'azienda è rappresentato dai vigneti di famiglia: 38 ettari vitati nei comuni di Cirò e Cirò Marina. Rigorosamente vitigni autoctoni Gaglioppo e Greco Bianco per salvaguardare le tradizioni e le tipicità del territorio che la nostra famiglia rappresenta da 3 generazioni. Con un massiccio investimento iniziato nel 2002 insieme alla realizzazione della nuova cantina, i vecchi sistemi di allevamento che si sono alternati nel corso degli anni sono stati via via sostituiti dal cordone speronato.

L'insediamento storico viticolo e le particolari condizioni pedoclimatiche del territorio che la storia continua a raccontarci contribuiscono a fare tutto il resto, in grado di dare rese più basse ma qualitativamente superiori permettendo contemporaneamente la meccanizzazione e salvaguardando la qualità delle uve che oggi vengono trattate solo ed esclusivamente col metodo biologico.

I vigneti